TuttiConnessi: parte da Torino il progetto di economia circolare che combatte il digital divide
Data pubblicazione: 01/09/2021
Vincitore del premio War Free Energies 2021, TuttiConnessi agisce per garantire il diritto a un'istruzione di qualità per tutti i giovani e le giovani: un progetto reso possibile dalla fitta rete di volontari e alle donazioni di privati e aziende.TuttiConnessi nasce a Torino ad Aprile 2020, per poi attivarsi anche nelle città di Roma, Genova e Bergamo, con l’obiettivo di raccogliere e rigenerare computer, tablet, laptop e smartphone da donare a studenti in difficoltà.Vincitore del premio War Free Energies 2021, promosso dall’azienda agricola Blu Bit, dall’associazione Acmos e dalla Fondazione Benvenuti in Italia "per la sua capacità di mettere in circolo una rete virtuosa di riciclo e riutilizzo, in particolare di dispositivi elettronici, costosi e di difficile smaltimento, per la sua attenzione a una delle fasce più fragili ma più importanti della popolazione: gli studenti e alla comunità scolastica, che sono stati i beneficiari", TuttiConnessi in questo anno e mezzo di attività non si è mai fermato: ad oggi sono oltre 500 i dispositivi consegnati, per un valore complessivo generato di circa 100.000 euro."In questo tempo in cui la tecnologia ci offre una straordinaria occasione di progresso, nessuno può essere lasciato indietro" - Dichiara Feliciana Faiella Co-fondatrice e volontaria del progetto TuttiConnessi - "Il meccanismo di TuttiConnessi è molto semplice: noi intercettiamo le donazioni di dispositivi digitali attualmente in disuso, prima che diventino dei rifiuti. Questi dispositivi saranno poi rigenerati dai nostri volontari e consegnati a chi ne ha necessità."Un progetto reso possibile, quindi, grazie alla collaborazione di diversi attori sociali: privati cittadini, aziende, volontari e associazioni che collaborano, ognuno secondo le proprie capacità e competenze, con l’obiettivo di garantire a tutte e tutti il diritto a un'istruzione di qualità e alla cittadinanza digitale.Numerose sono, infatti, le aziende nazionali e internazionali che hanno deciso di sostenere il progetto attraverso donazioni di dispositivi tecnologici: una di queste è Santander Consumer Bank: "Per l’inizio del nuovo anno scolastico abbiamo pensato di dare un aiuto concreto a studenti che ne avevano necessità attraverso una donazione di computer. - Afferma Alberto Merchiori, CEO di Santander Consumer Bank - "Siamo infatti convinti che la digitalizzazione sia centrale per lo sviluppo dei cittadini di domani e, come Banca Responsabile, ci teniamo a dare ai giovani le giuste opportunità di crescita. In più, la rigenerazione dei pc è segno di un’attenzione all’ambiente che caratterizza tutto il Gruppo Santander, che è fortemente impegnato a contrastare il cambiamento climatico supportando la transizione verso un’economia green".Quello messo in atto è quindi un circolo virtuoso che si pone l’obiettivo di combattere il digital divide e garantire il diritto alla cittadinanza digitale per tutti e tutte.